AIDC - Associazione Italiana Dottori Commercialisti
Il Sole 24 Ore - Concordato
Da Aidc un documento con le novità sulla sanatoria e le schede operative
09/10/2024
Concordato, da Aidc un documento con le novità sulla sanatoria e le schede operative
di Federica Micardi
09 Ottobre 2024
Il concordato preventivo biennale sta mettendo a dura prova i commercialisti, costretti ad inseguire una normativa in continuo aggiornamento, e a tenere aggiornati i clienti per consentire loro di decidere se aderire o meno.
Le novità della sanatoria per gli anni pregressi, riservata a chi deciderà di aderire, e tutta la normativa legata
al Cpb sono contenute nella versione aggiornata del documento di analisi sul concordato preventivo biennale redatto a cura della sezione Aidc di Milano. Come ulteriore ausilio l’Associazione italiana dottori commercialisti ha predisposto delle schede operative contenenti, passo per passo, gli aspetti essenziali della nuova normativa da tenere in debito conto per valutare la convenienza ad accedere o meno all’istituto.
La richiesta di proroga
In merito all’imminente scadenza per l’adesione al concordato Aidc sottolinea, come già hanno fatto il Consiglio nazionale dei commercialisti e alcuni sindacati di categoria, la necessità di disporre uno slittamento del termine del 31 ottobre per l’esercizio dell’opzione per il concordato; slittamento che – sottolinea Aidc - dovrà essere disposto con congruo anticipo onde evitare, per una volta, il solito finale della proroga prima negata e poi concessa sul filo di lana o, peggio, a termine oramai decorso.
«Il concordato preventivo biennale – commenta Edoardo Ginevra presidente Aidc – rappresenta l’ennesimo esempio di una oramai consolidata modalità di legislazione e di applicazione della norma con caratteristiche contingenti e di urgenza, indotte da necessità di gettito. Gli obiettivi di riforma del sistema fiscale e l’ambizione dichiarata di un nuovo rapporto fisco-contribuente sono, ancora una volta, frustrati nei fatti da una legislazione schizofrenica e sempre all’insegna della modifica dell’ultimo minuto. Che si abbia, almeno, la decenza di lasciare ai contribuenti e ai loro professionisti di fiducia il tempo necessario per valutare la convenienza di aderire o meno al concordato una volta che il quadro normativo sarà divenuto stabile e, per questo, si provveda rapidamente al rinvio del termine del 31 ottobre; altrimenti, si abbia il coraggio di dire che l’adesione al concordato è obbligatoria per tutti per esigenze di cassa, con buona pace dello Stato di diritto, del principio costituzionale di capacità contributiva (ormai troppo spesso messo a dura prova e non solo da questo istituto) e del sempre più bistrattato Statuto del Contribuente».