AIDC - Associazione Italiana Dottori Commercialisti
Ansa.it - Sindacati commercialisti, no al Daspo
'O non si conoscono regole professioni, o è un atto di sfiducia'
02/10/2019
(ANSA) - ROMA, 02 OTT - "Perché sbandierare un ipotetico Daspo, quasi come fossimo 'teppistelli' da stadio?". E' la domanda che si pongono i sindacati dei commercialisti Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec e Unico che, in una nota congiunta, si scagliano contro l'idea del M5s di inserire in manovra economica un provvedimento per "sospendere temporaneamente o definitivamente l'attività di un professionista abilitato, in caso di certificazione di crediti tributari inesistenti", iniziativa "partorita per recuperare gettito erariale", la cui "effettiva efficacia in termini di riscossione è impalpabile, mentre è di tutta evidenza la (scarsa) considerazione e la (mancata) conoscenza del mondo professionale da parte dei proponenti". Le professioni dei commercialisti e consulenti del lavoro, si legge, "in quanto professioni ordinistiche, hanno come pilastro della loro esistenza la deontologia", e "la violazione delle norme deontologiche comporta sanzioni quali la sospensione e la radiazione". Altra domanda che le associazioni si pongono è se non si conoscano le regole delle professioni, "o se un atto di sfiducia nei nostri riguardi?". Nel primo caso, "consigliamo vivamente di studiare leggi e norme. Nel secondo caso, sarebbe ancora più grave, perché i commercialisti sono anni che reggono la baracca della riscossione diretta (Iva, Irpef, Irap), con sacrifici enormi, marginalità ridotta all'osso e con spese sempre maggiori per infrastrutture e formazione", si chiude la nota dei professionisti.