AIDC - Associazione Italiana Dottori Commercialisti
Comunicato Stampa AIDC - Dieci punti programmatici per rafforzare il sistema economico del Paese e tutelare l’attività professionale e d’impresa
AIDC ha presentato ai candidati un decalogo con i più urgenti interventi in materia fiscale
08/09/2022
Dieci punti programmatici per rafforzare il sistema economico del Paese e tutelare l’attività professionale e d’impresa.
AIDC-Associazione Italiana Dottori Commercialisti ha stilato un decalogo che è stato illustrato, ieri pomeriggio, ai candidati al Parlamento.
Sono stati sintetizzati i più urgenti interventi in materia di fisco, giurisdizione tributaria, burocrazia, ma non solo. L’incontro ha rappresentato l’occasione per raccogliere gli orientamenti dei politici iscritti ai principali schieramenti in campo. Inoltre, nei prossimi giorni, le sezioni locali AIDC promuoveranno altri incontri su temi specifici con i politici che sono l’espressione dei rispettivi territori.
“I dieci punti programmatici – spiega il presidente AIDC, Andrea Ferrari – nascono dal confronto costante con il direttivo nazionale e i dirigenti locali, al fine di poter individuare le priorità sollecitate dai nostri colleghi commercialisti. Si tratta di punti già sollecitati nella precedente campagna elettorale del 2018. Durante il confronto sono state evidenziate le tante criticità che siamo costretti ad affrontare nel nostro lavoro quotidiano. Abbiamo dialogato con Ylenia Lucaselli (Fratelli d’Italia), Luigi Marattin (Italia Viva) e Mario Turco (M5S) per comprendere meglio e in concreto quali siano i loro programmi. Quello a cui teniamo, in maniera particolare, è l’avvio di pratiche di concertazione con il prossimo Governo e Parlamento”.
Per AIDC, “appare indispensabile mettere fine all’improprio meccanismo di incremento del carico fiscale per effetto di subdole limitazioni al diritto di deduzione e detrazione. Solo così, infatti, si potrà garantire che la misura delle aliquote di imposta nominali corrisponda all’effettivo prelievo fiscale maturato sul reddito disponibile. L’attuale sistema impositivo si traduce, invece, in un maggiore prelievo, determinando un effetto distorsivo non solo tra categorie di contribuenti, ma anche rispetto ad altri sistemi tributari, in primo luogo comunitari, creando un grave vulnus per la competitività (e credibilità) degli operatori economici del nostro Paese. Misure come, ad esempio, le limitazioni alla deduzione delle spese e alla detrazione Iva in relazione agli immobili e ai veicoli utilizzati nell’esercizio di imprese, arti o professioni rappresentano una impropria sovra-tassazione di redditi di impresa e da lavoro, operando una discutibile ed iniqua differenziazione tra categorie di lavoratori (dipendenti ed autonomi)”.
I politici, ospiti del webinar promosso da AIDC, hanno manifestato apprezzamento per l’iniziativa e condivisione dei punti programmatici, in particolare sulla tutela dei diritti del contribuente e sulla riforma tributaria, non più rinviabile, “perché il carico fiscale è eccessivo”.
Il decalogo AIDC si articola nei seguenti dieci punti:
1. Elevazione a rango costituzionale dello Statuto dei diritti del contribuente;
2. Sottrazione della competenza della giurisdizione tributaria al Ministero dell’Economia e Finanze;
3. Codificazione unitaria delle norme tributarie, con tre testi unici: Tuir, Tuiva, Tuit;
4. Istituzione permanente dell’Organo di controllo della spesa pubblica;
5. Obbligo di revisione contabile per tutti i soggetti beneficiari di contributi pubblici;
6. Moratoria dell’entrata in vigore delle misure connesse al Codice della crisi d’impresa;
7. Revisione delle modalità di dilazione dei debiti tributari;
8. Riduzione al 50 per cento dell’imposizione sul reddito incrementale di imprese e professionisti;
9. Riduzione fino al 50 per cento dell’imposizione sul reddito incrementale per imprese e professionisti in proporzione all’incremento del costo del lavoro;
10. Misure a favore dell’aggregazione di professionisti.
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