AIDC - Associazione Italiana Dottori Commercialisti

Semplificazione, flat tax e crescita: gli orientamenti dei candidati parlamentari ospiti del webinar AIDC L’Associazione ha presentato un decalogo con i più urgenti interventi in materia fiscale, ma non solo.

I dieci punti programmatici al centro del confronto con Marattin (Iv), Lucaselli (FdI) e Turco (M5S)

La “ricetta” del presidente della 6ª commissione (Finanze) della Camera, on. Luigi Marattin (Iv):

“Semplificazione degli adempimenti e stimolo alla crescita. Irpef da rivedere e Irap da abolire”

Semplificazione degli adempimenti e stimolo alla crescita: sono questi i principali due obiettivi da perseguire per attuare la riforma fiscale secondo Luigi Marattin (Italia viva). La riforma si può realizzare se viene ridisegnato l’intero sistema, partendo dalla rimodulazione delle maggiori imposte: Irpef, Iva, Ires e Irap. In particolare, l’Irpef deve diventare sempre più semplice, mentre l’Irap andrebbe definitivamente abolita. Inoltre, l’Ace ha ormai fatto il suo tempo e andrebbe sostituita con la non tassazione degli utili che restano in azienda. La legge delega sulla riforma del fisco, approvata dalla Camera nel giugno scorso ed ora in attesa dell’approvazione definitiva in Senato, è il frutto di un lavoro iniziato circa due anni fa nella commissione Finanze della Camera. Riguardo allo Statuto del contribuente, per Marattin, «siamo tutti favorevoli ed è sufficiente non consentire l’applicazione retroattiva delle nuove norme». Un’attenzione maggiore deve essere riservata al fisco elettronico che si è rivelato uno strumento veramente utile per contrastare l’evasione, anche se fino ad oggi molto è rimasto ancora su carta.

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Le soluzioni avanzate dall’on. Ylenja Lucaselli (FdI), componente della 5ª commissione (Bilancio):

“Flat tax sul reddito incrementale per favorire la produttività e liti tributarie al ministero della Giustizia”

Anche la senatrice Ylenja Lucaselli (Fratelli d’Italia) propone la riforma del fisco purché «giusto» e considera lo Statuto del Contribuente uno strumento necessario per restituire parità e uguale dignità. Per lo stesso motivo la giustizia tributaria dovrebbe essere affidata al ministero della Giustizia, puntando a processi più rapidi. Riguardo alle imposte, sottolinea come il credito d’imposta a favore delle imprese andrebbe riformulato per accelerare i tempi del suo utilizzo «altrimenti non risolve il problema di liquidità delle imprese». Il nodo tasse-burocrazia resta tra le principali zavorre allo sviluppo del nostro Paese. Inoltre, per stimolare la produttività propone una flat tax sul reddito incrementale. Una proposta avanzata anche da AIDC che propende per una riduzione del 50 per cento dell’imposizione sul reddito incrementale di imprese e professionisti. La misura non comporterebbe maggiori oneri per lo Stato, in quanto, incidendo solo sulla tassazione dell’incremento del reddito, manterrebbe invariata l’imposizione rispetto al reddito prodotto nell’esercizio precedente. A ciò si aggiunga la riduzione fino al 50 per cento dell’imposizione sul reddito incrementale per imprese e professionisti in proporzione all’incremento del costo del lavoro che, ad integrazione della precedente proposta introdurrebbe un ulteriore beneficio per coloro i quali accrescono il proprio reddito ed accedono ad una riduzione della imposizione grazie al contemporaneo incremento del costo del lavoro.

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Le proposte del sen. Mario Turco (M5S), membro della 6ª Commissione permanente (Finanze):

“Superbonus per far ripartire l’economia e fisco utilizzato come leva di sviluppo”

Grande importanza va riconosciuta al Superbonus per aver sostenuto la crescita del Paese, secondo Mario Turco (Movimento 5 Stelle): la detrazione fiscale è stata trasformata in un credito subito spendibile e questo meccanismo ha rimesso in moto il Paese. Bisogna evidenziare che «le truffe di cui si è parlato hanno riguardato gli altri bonus edilizi, mentre nel Superbonus sono state rilevate solo nel tre per cento dei casi». Il fisco deve essere utilizzato come leva di sviluppo e dunque va rivisto nel suo impianto generale, sostenendo chi non riesce ad arrivare alla fine del mese. Oggi, però, l’economia reale subisce una fiscalità di svantaggio, ormai non più sostenibile, mentre persiste una fiscalità di vantaggio sulle speculazioni finanziarie: una stortura su cui il legislatore dovrebbe intervenire. Turco si dice invece contrario a una detassazione del reddito incrementale, per l’alto rischio di comportamenti elusivi e perché si andrebbe a “premiare” chi guadagna di più. AIDC aveva già suggerito, al fine di scongiurare il rischio di elusione, l’asseverazione da parte del commercialista.

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